martedì 27 agosto 2013

TEATRO - "ROMA-LIVERPOOL 1-1", di giuseppe Manfridi

(Recensione di Paolo Leone)

Può la rievocazione di una partita di calcio, seppure storica come può esserlo una finale di Coppa dei Campioni, divenire poesia, prosa dilagante e affabulatrice, tanto da tenere in sospeso un teatro stracolmo, a distanza di 30 anni? Se l'autore del testo è Giuseppe Manfridi, drammaturgo eccelso, e l'interprete Paolo Triestino, uno degli attori più straordinari della scena teatrale, la risposta non può che essere affermativa. "Roma - Liverpool 1 - 1, andato in scena ieri sera nella rassegna Fontanone Estate, giunta alla sua diciottesima edizione, e causa meteo ospitata eccezionalmente nel Teatro Belli a Trastevere, è un monologo di rarissima intensità e difficoltà recitativa che solo un big del palcoscenico può interpretare senza sbavature e cadute di ritmo. La scrittura di Manfridi, noto per il suo "teatro dell'eccesso", come felicemente definì la sua prosa il critico Di Giammarco per sintetizzarne l'arditezza e la ricchezza che giunge appunto all'eccesso di idioma e di contenuti, viene felicemente messa in scena da Triestino, trasportandoci tutti nel 1984, 30 maggio, in quella che fu la giornata più esaltante e triste della tifoseria romanista: la sconfitta (ai rigori) nella finale di Coppa Campioni. Ma c'è tanto altro. C'è l'immersione in un'epoca intensa di avvenimenti in Italia, c'è l'amore ingenuo del protagonista verso una ragazza che diventa irraggiungibile come la Coppa, c'è il ricordo commovente di capitan Agostino Di Bartolomei, di una città che era forse migliore di quella odierna. Ma soprattutto c'è tanta passione, tanto sentimento magistralmente riversato sul pubblico che, indipendentemente dalla fede calcistica, ne rimane rapito, conquistato, travolto, commosso. Una prima nazionale che, a detta dello stesso interprete, è stata difficile e molto impegnativa, ma che è stata un vero trionfo, suggellato dall'ovazione del pubblico attento e assorto durante lo spettacolo. Un banco di prova felicemente superato da Triestino ed il suo staff.
Ancora in scena il 27 e 28 agosto al teatro Belli e durante la stagione invernale al teatro Ghione.

4 commenti:

  1. Non vedo l'ora di vederlo al Ghione il prossimo inverno!
    cinzia

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  2. Mi prenoto subito per il Ghione. Complimenti a Paolo Triestino ma anche a Paolo Leone che sa ben raccontarlo! Grazie a voi!

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  3. 30 maggio 1984... c'ero anche io quella notte... farò di tutto per essere presente al Ghione a novembre... la voglia di rivivere quelle emozioni è enorme grazie anche alla tua recensione caro Paolo!

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  4. Grazie! Non perdetelo...11 novembre al teatro Ghione di Roma.

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